La storia di Madrid nasce in tempi relativamente recenti e per mano di un emiro musulmano; corre l'anno 865 quando il moro Mohamed I decide di costruire nel sito dell'attuale capitale spagnola una fortezza, che avrà il nome di
Magrit . La posizione strategica - sulla riva del fiume Manzanares e al centro della Meseta - rende la cittadina motivo di scontri frequenti tra Cristiani e Musulmani, fino all'arrivo di Alfonso IV di Castiglia all'inizio del Mille.
Se il primo impulso alla crescita viene dato a Madrid da Isabella di Castiglia e Ferdinando d'Aragona, è però il rampollo degli Asburgo Filippo II a cambiare le sorti della città designandola capitale dell'Impero.
Rimasta fino ad allora di dimensioni contenute, Madrid "esplode" e raggiunge il culmine culturale e politico con Filippo IV; è questa l'epoca del Barocco figurativo e del grande Maestro Diego Velazquez.
Con l'avvento dei Borboni e la salita al trono del filofrancese Carlo III la città cambia ancora faccia ed è arricchita da nuove meraviglie architettoniche; gli anni a cavallo del 1800 sono anche quelli della ribellione spagnola ai domini transalpini e della successiva crudele repressione napoleonica.
Se il diciannovesimo è un secolo instabile, il Novecento madrileno è addirittura tragico; i tre anni di Guerra Civile (1936 - 39) lasciano il segno anche nella capitale così come incupisce la città il dominio del generale Franco in carica fino al 1975.
L'avvento del giovane re Juan Carlos di Borbone ha portato invece una ventata di novità a Madrid; la città spagnola è diventata la capitale della "movida", centro museale di indiscusso valore e meta tra le più ricercate del turismo internazionale.
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